La registrazione della voce

La voce umana è tra i suoni più delicati e difficili da registrare, che si possa immaginare!

L'emissione vocale prevede talmente tante sfumature, che pensare che basti mettere un microfono qualunque davanti la bocca di un cantante, è uno dei più grandi errori che un tecnico del suono, possa fare.
Fatta questa doverosa premessa, iniziamo subito a vedere quai sono i microfoni maggiormente utilizzati per la ripresa vocale.



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Quale microfono utilizzare in studio?
Esistono diversi tipi di microfono, che variano tra loro per tecniche costruttive, capacità di ripresa (diagrammi polari), sensibilità dinamica, resistenza alle pressioni sonore, risposta in frequenza e non ultima, qualità dei componenti costruttivi.
Per quanto nei concerti e negli spettacoli televisivi si possano scorgere cantanti che utilizzano il classico "gelato", il microfono dinamico (che prevede un magnete come elemento di trasduzione) non è certamente quello più indicato per la registrazione della voce in contesti professionali. La tipologia di microfono più utilizzata in studio di registrazione è infatti il microfono a condensatore, uno strumento particolarmente sensibile, che proprio per questa sua caratteristica, vede il suo utilizzo in ambienti insonorizzati e acusticamente controllati. Questo microfono ha una circuiteria interna che, al contrario dei microfoni dinamici (utilizzati nei contesti live), necessitano di essere alimentati con una corrente elettrica a + 48V. chiamata Phantom, che viene erogata dai mixer e/o dalle schede audio che prevedono un ingresso Canon specifico per segnali microfonici.
Il pattern polare utilizzato per la ripresa vocale in studio, è usualmente quello cardioide, il che significa che il microfono reagisce sostanziamente al suono che arriva nella parte anteriore dello stesso.

Come posizionare il microfono?
La risposta sembra scontata, ma non basterebbe dire semplicemente "davanti la bocca del cantante..".
Innanzitutto, proprio a causa della grande sensibilità del microfono a condensatore, è fondamentale interporre tra il microfono e la bocca del cantante, il cosìdetto filtro anti-pop. Questo consiste di fatto in una tela delicata che permette il blocco dell'aria emessa con la pronuncia delle consonanti forti come la "P" permettendo il passaggio del solo suono.
Senza di esso, parole come "pappa, pasta, ponte, ecc..." sarebbero inascoltabili e comunque poco musicali.
Il microfono andrebbe posizionato a circa un palmo di distanza dalla bocca del cantante; più o meno a 10-15 cm. Un'ultima precisazione per chi è novizio del settore; tutti i microfoni sono MONO! Quindi per registrare una traccia audio con il microfono, sulla propria daw bisogna utilizzare una semplice traccia mono.
Detto ciò, avrete sicuramente sentito parlare di microfoni stereofonici, ma sappiate che in realtà quei tipi di microfoni, non sono costituiti al loro interno da 2 capsule microfoniche; infatti prevedono l'utilizzo di 2 uscite microfoniche. Sono quindi 2 capsule microfoniche in un unico corpo microfonico.

Parliamo di costi
Un microfono a condensatore, proprio per la sua architettura interna ed ingegnerizzazione, ha un costo sensibilmente superiore al semplice microfono dinamico.
Oggi l'acquisto di un microfono a condensatore è praticamente alla portata di chiunque; i costi oscillano dal centinaio di euro agli oltre 5000..
Se vi state avvicinando adesso alla produzione musicale o non avete particolari necessità qualitative perchè magari vi occupate di musica elettronica e la voce registrata dovrà essere filtrata da distorsori, vocooder e processori vari, potete trovare in un dignitosissimo  microfono Behringer da meno di 100 euro (Behringer B-1), il vostro strumento migliore. Personalmente mi è capitato di utilizzarlo in diverse occasioni in alcuni studi e vi assicuro che sono rimasto davvero sbalordito dalla sua qualità costruttiva e ancor di più dalla resa sonora!
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Della serie...  poca spesa, molta resa!


    

Senza dubbio di fascia superiore, è il microfono a condensatore RODE NT2A che utilizziamo per i corsi in studio e la ripresa di voci, chitarre acustiche, chitarre elettriche e pianoforte al ROMA SOUND DESIGN. Un prodotto abbordabile e d'indubbia qualità tecnica. Con ben 3 diagrammi polari selezionabili, permette di realizzare registrazioni monofoniche e stereofoniche molto particolari come la mid-side.
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Il costo di 250 Euro resta una cifra alla portata di chiunque desideri un microfono semi-professionale di marca e qualità indiscutibile.

Se invece il vostro lavoro come tecnico del suono prevede la registrazioni di voci liriche, bè in questo caso vi consiglierei di acquistare almeno un Neumann U87i (circa 2.800 euro).

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