Come scegliamo la scheda audio?



Occupandoci di produzioni musicali, tutti noi abbiamo bisogno di dotare il nostro studio, home, professionale, piccolo o grande che sia, di una scheda audio. Ormai lo sapete, ho creato questo blog per aiutare ad orientarsi e chiarire al contempo le idee, a tutti, in special modo a chi si è avvicinato da poco al mondo della produzione musicale.
La scheda audio, è l'hardware che, connesso al computer, ci permette di avere un ascolto ottimale del nostro lavoro e di registrare segnali audio. Il collegamento al computer più diffuso è quello di tipo USB, ma ci sono altre modalità di connessione che, in funzione del numero di tracce che desideriamo registrare contemporaneamente (e soprattutto della frequenza di campionamento di cui necessitiamo), utilizzano.

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La connessione Thunderbolt 3 ad esempio, creata da Apple e disponibile di default su tutti i loro computer, avendo una larghezza di banda pari a 40 Ghz al secondo, permette di registrare parecchie tracce contemporaneamente con frequenza di campionamento pari a 192 Khz e 32 bit in virgola mobile (che tradotto in linguaggio comune, significa una qualità impressionante!).

Quali sono gli elementi che compongono una scheda audio?
Ingressi e uscite audio (in & out)
Connessioni che possono essere presenti sul pannello frontale e/o posteriore della scheda e ci permettono di collegare direttamente, microfoni e strumenti musicali come chitarre e sintetizzatori.

Pre-amplificatori microfonici
Di fondamentale importanza per una buona registrazione di segnali microfonici, questi devono necessariamente essere di ottima qualità poichè in caso contrario, introdurrebbero nelle registrazioni distorsioni armoniche e fruscìi indesiderati.

Convertitori AD/DA
Fanno parte dell'elettronica della scheda e si trovano quindi internamente allo strumento. Anche se non li vediamo nè possiamo interagire "direttamente" con loro, la loro qualità e velocità, pregiudica la qualità di registrazione e l'esperienza stessa del registrare. La loro funzione è quella di trasformare il segnale audio analogico in ingresso alla scheda (microfono o strumento musicale) in linguaggio digitale. Senza annoiarvi troppo, il formato digitale è composto da una serie di 1 e 0 che per l'essere umano ha poco senso, ma che per la nostra daw rappresenta il proprio linguaggio. Al di là della qualità di registrazione, disporre di convertitori analogico/digitale e digitale/analogico veloci, è importante per ridurre lo sgradito effetto latenza  a cui inevitabilmente il producer 2.0 va incontro con l'utilizzo dei sistemi digitali.

Quindi in pratica cosa sarebbe la latenza..?!!?!??
Sintetizzando estremamente il concetto per cercare di essere il più chiaro possibile per tutti, possiamo dire che la latenza è il tempo che impiega un segnale audio analogico in ingresso nel nostro sistema digitale per essere acquisito, elaborato e ritrasformato in analogico in modo da poterlo ascoltare dalle casse o dalla cuffia. La buona notizia è che questo periodo temporale in cui il nostro sistema "digerisce e smaltisce" i dati, può essere aumentato o diminuito dal parametro latency o buffer size che tutte le daw permettono di gestire.
La latenza si manifesta come un ritardo d'ascolto nel segnale audio che sta entrando nella scheda; per esempio può capitare che parlando al microfono, il cantante senta la propria voce anche mezzo secondo dopo.. cantare diventa praticamente impossibile!
Intervenendo sul parametro latency o buffer-size della nostra daw e diminuendo questo valore, il tempo di latenza diminuirà. Il rovescio della medaglia è che il processore del nostro computer sarà impegnato moto di più e ciò potrebbe portare qualche problemino in merito alla fluidità di lavoro con la nostra daw. Sarà successo a tutti di notare che, nel bel mezzo della produzione musicale, la riproduzione dell'audio cominci ad andare a singhiozzo; il computer inizia ad inciampare bloccandosi di tanto in tanto. Ciò accade quando il valore di latenza è troppo basso ed il nostro computer non riesce ad elaborare rapidamente tutti i segnali audio in transito. Per risolvere il problema basterà aumentare il valore del buffer.
Avrete quindi capito che questo valore non  deve necessariamente essere tenuto sempre fisso ma, in funzione del momento di produzione in cui mi trovo, potrò variarlo per lavorare in maniera più fluida. Solitamente durante le registrazioni il valore di latenza viene tenuto il più basso possibile (questp varierà in base alle caratteristiche tecniche del computer); nelle successive fasi di post-produzione invece, quando la reattività del sistema non è più un elemento centrale, posso tranquillamente aumentare la latenza per far lavorare più tranquillamente il computer ed evitare fastidiosi rallentamenti del computer.

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Phantom
Questo tasto serve a mandare ai microfoni a condensatore collegati alla nostra scheda audio, la necessaria corrente elettrica a +48V. senza della quale questo tipo di microfoni non darebbe segni di vita.

Uscita cuffie
Solitamente dispone di un controllo dedicato per la regolazione dell'ascolto in cuffia. Ovviamente ci collegheremo le cuffie.

Se siete intenzionati all'acquisto di alcune ottime schede audio, a seguire vi ho inserito il link Amazon diretto ad alcuni ottimi prodotti che vi consiglio sicuramente!


      

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