Microfonazioni stereofoniche

Non sempre per registrare al meglio uno strumento musicale, si utilizza un solo microfono, anzi!
Per ottenere il massimo in termini di acquisizione dell'espressività di uno strumento o addirittura di un insieme di strumenti musicali, si rende necessario l'utilizzo di specifiche tecniche di registrazione audio, che, a seconda del contesto e del risultato finale desiderato, possono differire molto tra loro in termini di caratteristiche microfoniche e posizionamento. Stiamo parlando delle registrazioni stereofoniche!  Fino alla fine degli anni '20 non esistevano nemmeno le tracce di sperimentazioni in campo stereofonico; e fino alla fine degli anni '60, per il grande pubblico esisteva soltanto la monofonia. Si avete capito bene, tutte le produzioni musicali erano assolutamente mono. La stereofonia era praticamente qualcosa di sconosciuto ai più!

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Grazie ad un giovane ingegnere del suono della EMI, Alan Dower Blumlein, si devono i primi veri studi sulla stereofonia che successivamente porteranno alle prime produzioni stereofoniche. Il primo film stereofonico che realizzò, fu quello di un treno a vapore che passava sui binari il cui suono si spostava da destra verso sinistra; con grande entusiasmo del pubblico in sala. Se non volete perdere questo adrenalinico filmato,  cliccate su questo link. Blumlein nella sua cariera sperimentò diverse tecniche di riprese stereofoniche (tra le tante quella che prende il suo nome tutt'ora regolarmente utilizzata) ed altrettanti sistemi di riproduzione stereofonica multicanale. Il primo disco stereofonico in assoluto, è stato registrato nel 1933; l'anno successivo realizzò la ripresa stereo dell'Orchestra Filarmonica di Londra, intenta nell'esecuzione della sinfonia N.41 di Mozart. Tutto ciò negli studi che saranno successivamente conosciuti con il nome di Abbey Road Studios. Ma come sempre non mi dilungherei troppo in chiacchiere ed andrei dritto al sodo!

Cosa significa microfonazione stereofonica?
Questo tipo di registrazione prevede l'utilizzo di un minimo di 2 microfoni e permette di riportare su un sistema d'ascolto stereo, l'immagine spaziale di un contesto registrato. In questo modo l'ascoltatore potrà percepire la distribuzione del segnale audio su tutto lo spettro stereofonico (da sinistra a destra, passando per il centro d'ascolto), fruendo di un'esperienza d'ascolto più completa e dettagliata rispetto al semplice ascolto monofonico.

Quando e perchè utilizzarle
Facciamo un esempio: se desidero registrare uno strumento musicale come la chitarra acustica, con maggior dettaglio e ricchezza timbrica, posso utilizzare una microfonazione stereofonica che, oltre a donarmi una 
Vediamo adesso alcune tra le tecniche di ripresa stereofoniche più conosciute.


X-Y
Prevede l'utilizzo di 2 microfoni con identici, con diagramma polare cardioide; l'angolo d'incidenza delle capsule microfoniche dev'essere compreso tra 90° e 120°.
E' la tecnica più semplice e più utilizzata anche in contesti broadcast.




A-B (microfoni paralleli)

Anche in questo caso i 2 microfoni devono avere un diagramma polare cardioide; devono essere disposti parallelamente tra di loro e la distanza tra un microfono e l'altro può variare da circa 10 cm. a diversi metri, in funzione del contesto da registrare.


Mid-Side
In questa particolare tipologia di ripresa stereofonica, i microfoni devo necessariamente diagramma polare differente. Innanzitutto il microfono che punta la sorgente musicale deve avere un diagramma polare cardioide; l'altro microfono deve avere un pattern polare figura a 8.
Successivamente, una volta registrato il suono sulla nostra daw, grazie ad un procedimento di matrice M/S, è possibile gestire la quantità di presenza stereofonica del segnale registrato.


Blumlein
Per questa tecnica si utilizzano 2 microfoni, entrambi con diagrammi polari figura a 8; il posizionamento dei 2 microfoni dev'essere fatto in maniera tale da che le capsule dei due microfoni incrocino i 2 pattern polari coprendo l'un l'altro gli angoli ciechi di ripresa.




ORTF
Il nome è l'acronimo del nome dell'organizzazione televisiva francesce, Organization Radio Television Francaise; questa tecnica di ripresa prevede l'utilizzo di 2 microfoni a condensatore aventi diagramma polare cardioide posti ad una distanza di 17 cm. tra loro, con angolazione pari a 110°.
Questa tecnica stereofonica a capsule non coincidenti, tende a riprodurre il punto d'ascolto che avrebbe una persona, rispetto alla fonte d'emissione sonora.

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